A novantasei anni dalla chiusura, quel piccolo scrigno da 100 posti a sedere che è il Teatro dell’Arancio finalmente ha riaperto le porte all’attività teatrale.
Inserito perfettamente nello splendido ed evocativo scenario della piazza dell’arancio, cuore del suggestivo borgo medievale che costituisce il paese alto di Grottammare, quello che in passato era, oltre che teatro, anche sede del comune della città, vide il suo ultimo spettacolo nel lontano 1908, dopodichè vennesmantellato etutte le componenti di legno che formavano gli allora presenti tre ordini di palchi, vennero utilizzate ad altri scopi.
Ora “il sogno di tutti noi è realizzato, il sogno di riportare questo gioiello di Grottammare all’antico splendore”.
Unanimi infatti nei pareri entusiasti il presidente della provincia Massimo Rossi, iniziatore dei lavori di riqualificazione e restauro 10 anni fa nelle vesti di sindaco, Luigi Merli, sindaco di Grottammare, e Enrico Piergallini, giovane assessore alla cultura, ma che ha svolto un ruolo fondamentale nell’organizzazione della riapertura del teatro.
Per l’occasione è stato proposto lo spettacolo Viaggio Sentimentale, Letture dal Sudamerica, con i bravissimi Eugenio Allegri alla voce e Daniele di Bonaventura al bandoneon e agli effetti musicali.
Lo spettacolo, per questa volta solo ad inviti e proposto ad un pubblico perciò selezionatissimo, proponeva letture prese dalla letteratura sudamericana del secolo scorso, con passi da Gabriel Garcia Marquez, Osvaldo Soriano, Mario Vargas Llosaf, Jorge Louis Borges ed altri, accompagnate da uno straordinario sottofondo musicale di quello strumento tipico sudamericano che è il bandoneon, gestito magistralmente dal bravissimo Di Bonaventura.
Scenografia essenziale e suggestiva per quello che è stato il secondo appuntamento della stagione del “Teatro della Parola”, rassegna organizzata dall’ Amat di Gino Troli, anch’esso presente alla “prima dell’arancio”, in collaborazione con i comuni di Grottamare e Ripatransone, con la provincia di Ascoli Piceno e della fondazione della Carisap.
Una riapertura alla grande, dunque, che non ha tradito le aspettative, e un regalo di Natale per tutti quelli che credono ancora alla cultura e a tutto ciò che orbita intorno a questo straordinario mondo.
L’ appuntamento ora è per il terzo appuntamento, il 22 gennaio sempre al Teatro dell’Arancio, per “Un affetto più grande di qualsiasi amore”, omaggio a Pierpaolo Pasolini, con il bravo Piergiorgio Cinì.
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